Chi si occupa di cultura, le realtà impegnate nei territori intorno ai temi della partecipazione, il mondo della scuola oggi sono chiamati a far rinascere la cultura come gesto fragile: una parola che accompagna, una presenza che ascolta, una memoria che resiste. Torna in mente Maria Lai che nel 1981, con “Legarsi alla montagna”, ha coinvolto l’intera comunità di Ulassai in un gesto poetico collettivo: un nastro azzurro lungo 27 chilometri ha unito case e mani. Quel filo non serviva a nulla, diceva Lai. E proprio per questo serviva a tutto: a ricordare che la cultura è relazione e che l’arte è ciò che ci lega quando tutto sembra spezzarsi
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Il plastico di Elvis
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2 passi per l’educazione diffusa
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