L’azione preventiva del bullismo si chiama socialità. Quello di cui abbiamo bisogno è la promozione della socialità che include inevitabilmente anche la prevenzione delle forme di prepotenza, di violenza, di aggressività. Il problema è che il lavoro su questo tema resta molto scarso. Non servono gli esperti di bullismo, serve prima di tutto attenzione sulle possibili e infinite azioni ordinarie con cui promuovere, a scuola e nei territori, relazioni sociali
Gli articoli
Agenda
Un nuova esperienza di scuola partecipata
Spin Time è parte di una comunità viva
Roma: sospendete quello sgombero
Maranza, i figli indesiderati dell’Italia reale
La proiezione della paura della periferia
Creare e raccontare la pace
Educazione alla pace: storia di un esperimento di gruppo di associazioni
La presa di coscienza di bambini e adulti
Dieci anni di Carovana dei Pacifici
Rigenerare una scuola
Brindisi: un’associazione genitori può supportare una scuola in tanti modi
Diritti e rovesci
Roma: pronto l’ultimo numero del giornale scolastico “ManiN d’inchiostro”
Adolescenti nelle periferie
Dati e analisi della nuova Indagine di Con i bambini e Openpolis
Scuole aperte partecipate. Vademecum
Come aprire la scuola al territorio
Nove laboratori
Andria: le iniziative dell’associazione “Spazio G” nell’IC Mariano-Fermi
Cittadini di tutto il mondo
Salento: le proposte dell’ong Gus per le scuole superiori
Quando un atto distruttivo interroga i processi educativi
Catania: incendio in una biblioteca
Un museo delle scienze naturali dei bambini dedicato a Manzi
Roma: un sogno che si avvera
Abitare la scuola e il quartiere
Roma, IC Viale Venezia Giulia: al via “I Sabati della cittadinanza”
Le occupazioni delle scuole sono illegali?
Sulle nostre idee di scuola e di mondo
Scuola, una scelta strategica
Mauro Magatti, sociologo: tre misure per sostenere gli studenti più fragili